Il governo vuole rifinanziare il bonus autoimpiego
- Studio Commerciale Pagano

- 5 giorni fa
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Confermare l’incentivo all’autoimpiego per le assunzioni effettuate nel 2026 nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. È quello a cui punta un emendamento alla manovra del ministero del Lavoro che intende proseguire anche per il prossimo anno il bonus assunzioni di under 35 in scadenza a fine 2025, per sostenere l’occupazione giovanile. Si tratta di una misura del decreto Coesione rivolta alle persone disoccupate che non hanno compiuto i 35 anni di età e che avviano sul territorio nazionale un’attività imprenditoriale nei settori strategici (articolo 21 del Dl n.60 del 7 maggio 2024 convertito dalla legge n.95 del 4 luglio 2024). Questi datori di lavoro possono chiedere, per un massimo di tre anni - non oltre il 31 dicembre 2028-, l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, con esclusione di premi e contributi Inail, nel limite di 800 euro di importo su base mensile per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025 e che alla data della assunzione non abbia compiuto il trentacinquesimo anno di età (sono esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato). Con l’emendamento proposto dal ministero del Lavoro si punta ad estendere l’incentivo anche alle assunzioni effettuate nel 2026. Alla capienza delle risorse è anche legato il proseguimento nel 2026 del contributo economico di 500 euro mensili a favore delle imprese avviate dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, sempre nei settori strategici, da disoccupati che non hanno compiuto i 35 anni. Del resto il decreto interministeriale attuativo dei due incentivi del decreto Coesione ha avuto un iter travagliato ed è stato adottato solo lo scorso 3 aprile per essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.111 del 15 maggio 2025. Le circolari dell’Inps, la n.147 e la n.148, con le indicazioni operative risalgono, rispettivamente, allo scorso 27 e 28 novembre. Anche alla luce di questo lungo percorso attuativo che arriva a ridosso della fine dell’anno, il ministero del Lavoro pensa di aprire una finestra per il 2026. La proposta del ministero guidato da Marina Calderone, se venisse confermata, verrebbe ad aggiungersi all’articolo 37 della manovra (si veda l’articolo a fianco) che riconosce l’esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro privati - con esclusione dei premi e contributi Inail-, per un massimo di 24 mesi, per l’assunzione dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 a tempo indeterminato (o per la trasformazione da tempo determinato a indeterminato) con l’obiettivo di incentivare l’occupazione giovanile stabile, le lavoratrici svantaggiate e per sostenere lo sviluppo occupazionale della Zes unica del Mezzogiorno. Vengono assegnati 154 milioni di euro per il 2026, 400 milioni di euro per il 2027 e 271 milioni di euro per il 2028.




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